
Il panorama socio-assistenziale della città si arricchisce di una nuova struttura realizzata dalla Fondazione Casa S. Chiara e in via di gestione da parte della Cooperativa Casa Santa Chiara, nel ricordo della propria fondatrice
L’inaugurazione del Centro Aldina Balboni per l’accoglienza e la riabilitazione è avvenuta lo scorso 16 maggio a Bologna, in occasione di un evento molto partecipato e coinvolgente che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’Arcivescovo di Bologna, card. Matteo Zuppi, del Sindaco Matteo Lepore, dell’Assessore regionale Massimo Fabi, di Pierferdinando Casini e di alcuni rappresentanti delle imprese che hanno contribuito alla realizzazione del progetto (che ha richiesto un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro).
Con il suo avvio, alle immediate porte della città, nella campagna adiacente a Villa Pallavicini, 16 persone disabili potranno sfruttare le opportunità offerte da una struttura che, oltre a essere innovativa dal punto di vista architettonico (tra le altre cose l’edificio è progettato in linea con i più avanzati criteri di risparmio energetico, tanto da vantare la classificazione NZEB, Nearly Zero Energy Building), lo è anche dal punto di vista socio-assistenziale.
A essere ospitati dalla struttura saranno in particolare 14 over 65 — che per questioni anagrafiche avrebbero rischiato di vedere ridotta la quantità e la qualità dei servizi loro rivolti — e altre 2 persone a cui il Centro darà accoglienza per periodi temporanei con l’obiettivo di aiutare famiglie e care giver in particolari momenti di difficoltà.


Oltre a fungere da comunità alloggio, il nuovo Centro Aldina Balboni permetterà ai suoi 16 ospiti e ad altre 25 persone con disabilità di dedicarsi a svariate attività manuali, creative e improntate al benessere, usufruendo di una cucina didattica, di una falegnameria, di laboratori di artigianato e artistici, di una palestra, di una stanza per la meditazione e di un orto.
Tra gli elementi di innovazione del progetto spicca anche la forte relazione col territorio, testimoniata da una convenzione sottoscritta col Comune di Bologna per destinare alcuni spazi della struttura a iniziative per il quartiere che la ospita, favorendo così la socializzazione e l’integrazione tra gli ospiti del Centro Aldina Balboini e la comunità locale.
A illustrare le finalità del progetto sono stati tra gli altri il Presidente della Fondazione Casa S. Chiara, Monsignor Fiorenzo Facchini, e la Presidentessa di Casa Santa Chiara, Simona Martino. Le loro parole, che hanno saputo dare voce al prezioso lascito di Aldina Balboni, hanno fatto breccia tra le numerose persone accorse all’inaugurazione della struttura e — anche grazie al nostro contributo nella gestione dell’ufficio stampa, che ha contemplato anche la realizzazione di un breve video – hanno attirato l’attenzione della stampa locale e nazionale.