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Ragazze Digitali best practice per l’Organizzazione mondiale per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)

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Il progetto di orientamento formativo promosso nell’ambito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, al quale abbiamo contribuito progettando e gestendo le attività di comunicazione, è tra i vincitori di una call internazionale.

 

Un’iniziativa ad alto contenuto di innovazione. E per questo riconosciuta come interessante best practice internazionale. Grazie ai risultati eccellenti conseguiti nel corso della prima edizione, il progetto formativo e di orientamento Ragazze Digitali ER, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Università del territorio regionale nell’ambito dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune, è stato selezionato tra i vincitori della sesta Call for Innovations di OPSI, l’osservatorio per l’innovazione nel settore pubblico di OCSE – Organizzazione mondiale per la cooperazione e lo sviluppo economico.

La call, lanciata su iniziativa dell’osservatorio di OCSE che si occupa di censire e segnalare le esperienze internazionali più interessanti in materia di innovazione delle pubbliche amministrazioni, ha ricevuto ben 1.084 candidature, da 94 Paesi del mondo. Nell’ambito di questa nutrita cerchia di progetti, Ragazze Digitali ER si è distinto per finalità, caratteristiche e risultati che gli hanno permesso di entrare nella ristretta cerchia delle best practice inserite nella Biblioteca dei casi di studio OPSI. Esperienze che saranno premiate con una cerimonia pubblica durante il World Government Summit 2023, in programma a Dubai dal 13 al 15  febbraio.

Con il progetto – al quale siamo stati lieti di contribuire, in collaborazione con ADER – Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna e ART-ER – Attrattività Ricerca Territorio, progettando e gestendo le sue attività di comunicazione e promozione, dal presidio dell’ufficio stampa e della comunicazione web, fino alla gestione dei canali social accompagnata da mirate campagne digital – a partire dal 2022 la Regione Emilia-Romagna e gli atenei del territorio regionale hanno avviato un’inedita forma di collaborazione, finalizzata ad avvicinare le ragazze all’informatica e alla programmazione attraverso un metodo formativo innovativo, divertente e creativo. Tutto ciò, con l’obiettivo fondamentale di ridurre gradualmente i divari digitali di genere che ancora oggi limitano la presenza femminile nei corsi di formazione universitaria e specialistica focalizzati sulle materie tecnologiche e scientifiche.

Nel corso della prima edizione del progetto, questo approccio è stato concretizzato e “messo a terra” con l’organizzazione di 8 Summer Camp laboratoriali gratuiti, dei quali 6 in presenza e 2 interamente online, che hanno permesso alle studentesse del secondo, terzo e quarto anno delle scuole superiori di apprendere i rudimenti di base un linguaggio di programmazione e del pensiero computazionale creativo, e mettere in pratica queste conoscenze con la realizzazione di app, software e altri prodotti tech.

In totale, sono state 248 le ragazze coinvolte nei percorsi laboratoriali, alle quali si sommano altre 89 partecipanti a un Summer Camp seminariale svoltosi interamente online, durante il quali esperte ed esperti provenienti da imprese e università hanno fornito testimonianze sui propri percorsi professionali ed accademici negli ambiti digitali e tecnologici.

Uno sforzo organizzativo e interistituzionale che ha dato frutti assolutamente positivi, anche dal punto di vista della promozione e della comunicazione, come testimonia tra le altre cose il prestigioso riconoscimento internazionale arrivato da OCSE.

  • Scopri di più su Ragazze Digitali ER sul sito: clicca qui
  • Guarda la best practice inserita nella Biblioteca dei casi studio OPSI: clicca qui

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