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Un anno dopo, cosa abbiamo imparato sulle PR del Presidente ucraino Zelensky?

È evidente che i protagonisti del conflitto in Ucraina sono alcuni dei più capaci comunicatori a livello mondiale. La narrazione di questi mesi è stata tanto efficace da plasmare l’opinione pubblica e indirizzare il sostegno e l’azione dei governi stranieri.

In particolare, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dimostrato una grande padronanza delle pubbliche relazioni, diventando un uomo amato e rispettato dall’opinione pubblica, un vero e proprio simbolo del coraggio, della resilienza e, soprattutto, dell’allineamento ai valori democratici occidentali.

La presenza crea autorevolezza

Dopo l’invasione russa, Zelensky è apparso in un video per le strade del centro di Kiev, dichiarando con coraggio e sfida: “Noi siamo qui, stiamo difendendo la nostra indipendenza, il nostro Stato, e continueremo a farlo”. Questo momento ha sancito l’inizio di una duratura ammirazione globale nei confronti del Presidente ucraino.

Sono seguiti innumerevoli discorsi – virtuali e di persona – con alleati importanti, dal Congresso degli Stati Uniti alla NATO, per lanciare appelli ponderati, convincenti e spesso strazianti, a favore di sanzioni mirate, sostegno militare e aiuti umanitari.

Pensare oltre il pubblico tradizionale

Pensando al di là del pubblico puramente politico, Zelensky ha saputo destreggiarsi con tatto in apparizioni pubbliche non tradizionali per un Presidente in guerra, apparendo ai Golden Globe, ai Grammy, alla Mostra del Cinema di Venezia e persino con una lettera al Festival di Sanremo 2023, dove ha ulteriormente consolidato il suo status di beniamino del mondo libero. E, infine, è stato nominato Persona dell’anno – 2022 dalla rivista Time.

Il messaggio trasmesso attraverso queste partecipazioni è stato semplice ed efficace: Anche l’Ucraina è un Paese democratico e amante della libertà, e abbiamo bisogno del vostro aiuto.

Anche se permangono grandi sfide sul piano militare, per non parlare degli investimenti e delle risorse che saranno necessari per avviare la ricostruzione e la ripresa economica dell’Ucraina, le campagne di pubbliche relazioni condotte da e per conto del Paese hanno prodotto risultati notevoli.
L’Ucraina continua a dominare i titoli dei principali organi di stampa mondiali, sono state imposte ampie e potenti sanzioni alla Russia, il gasdotto Nord Stream 2 è di fatto morto e il Congresso e i Paesi dell’Unione Europea hanno approvato miliardi di aiuti aggiuntivi e di sostegno militare all’Ucraina.

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