Event diary

Un ciclo di eventi per dare maggiore concretezza al sogno di una società più aperta, equa e inclusiva

By 14 Dicembre 2023 No Comments

Con i 9 appuntamenti territoriali dell’iniziativa “Disuguaglianze, We Have a Dream…”, l’edizione 2023 del Festival della Cultura Tecnica ha affrontato il tema chiave della disuguaglianza dai molteplici punti di vista. Facendo affidamento su un prezioso contributo degli attori locali e affiancando all’analisi una significativa capacità di elaborazione e proposta progettuale.

Nove appuntamenti territoriali per approfondire e affrontare le molteplici sfaccettature delle disuguaglianze. Da quelle di genere, a quelle che impattano sugli ambiti economici e occupazionali, fino ad arrivare alle forme di marginalità relative alle differenti condizioni di accesso alle nuove tecnologie e agli strumenti culturali e di apprendimento.

Queste le coordinate del ciclo di eventi “Disuguaglianze: We Have A Dream…”, organizzato dalla Città Metropolitana di Bologna per approfondire con un approccio corale e il più possibile partecipato il tema chiave dell’edizione 2023 del Festival della Cultura Tecnica, svoltasi tra ottobre e dicembre e dedicata all’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: Ridurre le disuguaglianze.

Calendarizzati lungo l’arco dell’intera durata del festival, gli eventi del ciclo si sono aperti a Bologna nella giornata inaugurale del festival, con un importante appuntamento di lancio ai quali ha preso parte, tra i tanti altri autorevoli esperti istituzionali, il professor Romano Prodi, e si sono conclusi nuovamente a Bologna, in concomitanza con la chiusura ufficiale della rassegna, dopo avere fatto tappa a Casalecchio di Reno, Imola, Minerbio, Marzabotto, San Giovanni in Persiceto e San Lazzaro di Savena.

In tutte queste occasioni, siamo stati orgogliosi di assistere i promotori curando tutti gli aspetti di gestione della segreteria organizzativa, occupandoci anche di promuovere gli eventi sui canali di comunicazione digitali e tradizionali del Festival, impostare la creatività della loro immagine coordinata e supervisionare la regia tecnica per la trasmissione e fruizione online dei lavori.

Fruizione che, sia in presenza sia a distanza, si è caratterizzata per risultati tanto quantitativi quanto qualitativi estremamente positivi, confermando l’assoluto valore di una iniziativa che ha reso lampante quanto i vari fenomeni legati alle disuguaglianze siano percepiti come attuali e sentiti dall’intera comunità locale, e in particolar modo dalle nuove generazioni.

Anche in considerazione di ciò, gli organizzatori hanno deciso di impostare l’intero perimetro dell’iniziativa con un approccio altamente propositivo, alternando alle dimensioni dell’analisi e dell’approfondimento, la formulazione di ipotesi e proposte progettuali volte a contrastare concretamente le varie barriere e fattori critici all’origine delle disuguaglianze.

Un approccio che ha accresciuto la portata degli eventi e le loro possibili ricadute future, anche grazie al protagonismo dei numerosi attori locali coinvolti nella loro organizzazione. Attori attivi, e altamente propositivi, che proprio in occasione del ciclo “We Have a Dream” hanno trovato una delle occasioni più opportune per assecondare la volontà degli organizzatori di dare vita, proprio a partire da quest’anno, a un Festival che faccia sempre più affidamento sul coinvolgimento dei territori per accrescere la portata dei suoi eventi in termini di condivisione, elaborazione e partecipazione.

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