Sabato 2 aprile è stato presentato a Bologna il primo libro di Riccardo Cotumaccio, giornalista e speaker radiofonico romano, pubblicato da Bibliotheka Edizioni. L’incontro è stato moderato da Nicolò Fontana, digital strategist di Absolut eventi&cominicazione.
“W gli haters. Perché combatterli quando possono sostenerti?” è il primo libro di Riccardo Cotumaccio, nato dall’esperienza dell’autore che, suo malgrado, all’inizio della carriera radiofonica si è trovato, senza reali colpe, a subire le conseguenze del clima rovente che caratterizza l’etere sportivo romano.
Da qui l’idea di un saggio che – tramite una raccolta di esempi, aneddoti e riflessioni – non ha l’ambizione di risolvere un’annosa e già sezionata questione sociologica, ma offre interessanti spunti per raggirare con furbizia il linguaggio d’odio online e trarne vantaggi personali in termini di salute e visibilità.
Tracciate le caratteristiche dell’hater, e chiarito che “disinformazione e povertà lessicale fomentano il desiderio di emergere tramite un pensiero offensivo”, Riccardo Cotumaccio racconta senza filtri il clima sempre più esasperato e violento che si respira in rete.
Rispondere all’odio con più odio è inutile e dannoso, farlo con ironia è una strategia che può rivelarsi vincente e che ridimensiona il leone da tastiera. Secondo l’autore, “mostrare completa indifferenza paga quasi sempre”.
Tra i passaggi più interessanti, il breve vademecum con il tenore di risposte più adatte da dare a un hater:
- rispondere a un’offesa confermandone ironicamente l’entità;
- rispondere a un’offesa cambiandone contesto narrativo;
- rispondere a un’offesa correggendone testualmente gli errori grammaticali;
- rispondere a un’offesa usando l’arma dell’autoironia.
Il saggio di Riccardo Cotumaccio dimostra che il modo più facile per rispondere ai commenti carichi di odio sui social network è uno solo: semplicemente non rispondere.